Inizialmente hanno dovuto fare i conti con questa improvvisa mancanza di regole... poi, piano piano hanno imparato a gestire lo spazio... a scrivere lettere e numeri delle misure migliori per loro... a inventarsi un ordine creativo e personale, senza stare per forza dentro a contenitori precostituiti.
A noi è sembrata una cosa bellissima. Un mettere in atto attraverso un'azione pratica, un sentire molto profondo ed importante e a noi molto caro. Loro si sono presto trovati a loro agio.
Così da allora abbiamo bandito i quadretti e le righe (... con le eccezioni dei piani cartesiani, disegni simmetrici e traslazioni).
Ci siamo però presto accorti che non è facile trovare quaderni con i fogli bianchi e che, quando li si trova, di solito sono abbastanza costosi... così ci siamo rimboccati le maniche e ce li siamo costruiti.
Materiale:
fogli bianchi
filo da cucire
ago e forbici
Per la copertina:
acquaragia
colori ad olio
acqua
una bacinella
un veccho pettine
Le copertine le abbiamo fatte con la carta marmorizzata, diluendo i colori ad olio con l'acquaragia,
lasciandone cadere delle goccioline sulla superficie dell'acqua che avevamo messo nella bacinella, mescolando le goccioline galleggianti con un vecchio pettine, e immergendo poi il foglio bianco.
(la giusta diluizione dei colori ad olio la da il fatto che le gocce di colore galleggino sulla superficie dell'acqua senza affondare e senza sciogliersi).
Una volta asciugati i fogli stampati li abbiamo poi cuciti con altri fogli bianchi per formare i nostri quaderni.
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